Il Mago dei Ghiacci
Gli avventurieri sanno poco del passato del Grande Mago Voc, con questo nome lo hanno conosciuto. Gli era stato indicato come l'unica possibilità per loro di conoscere i dettagli su ciò che stava accadendo nella Valle del Vento Gelido. Viveva in una torre isolato, come se quella regione non fosse già isolata di per sé.
La sua torre era protetta magicamente per evitare che gli intrusi o i curiosi entrassero a disturbare i suoi studi. Due degli avventurieri si trasformarono in polli per il semplice fatto di aver toccato la porta della torre. Capito l'enigma, superate le prove poste dal mago nei piani inferiori della sua torre, gli avventurieri arrivarono al suo cospetto. Un anziano mago, molto anziano, quasi stufo di vivere che accolse i giovani quasi con sufficienza. Quando il gruppo gli spiegò il perché erano giunti fin lì lui li mise alla prova. Una prova mortale.
La prova consisteva nell'affrontare 4 semipiani costruiti magicamente dal mago stesso: aria, fuoco, acqua, terra. Nel semipiano dell'aria, il primo affrontato dal gruppo, trovò la morte il mago del gruppo, Azighos, massacrato da un elementale dell'aria.
I sopravvissuti furono considerati degni dell'attenzione del mago che spiegò come affrontare i mannari e a chi poteva rivolgersi per avere armi adatte a combatterli.
Lui percepì per la seconda volta in un mese un'aura magica spaventosa, superiore addirittura alla sua, e raggiunse, non senza fatica, il gruppo appena fuori la grotta ed usò gran parte del suo potere per bloccare il demone che fu scagliato contro il gruppo dal mago che uccise Varel.
L'ultima volta che gli eroi videro Voc fu dopo i festeggiamenti in loro onore: da quel giorno si rinchiuse nella sua torre meditando sul giorno della sua morte, la voleva grandiosa. Scrisse una lettera per i giovani eroi e la protesse magicamente: fatto questo si fece esplodere insieme a tutti i suoi tesori e alla sua torre.