D&D Balsorano
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D&D Balsorano

Tra gloriose vittorie e amare sconfitte l'avventura di un gruppo di eroi continua.
 
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 Sessioni di Pausa

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Enrico
Lucajim
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MessaggioTitolo: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyLun Gen 14, 2019 5:48 pm

Dato che è difficile vederci spesso e tutti insieme, chiunque volesse semplicemente fare delle giocate di vita quotidiana (lavorare, costruirsi una taverna/bottega/scuola/tempio, entrare a far parte di un'organizzazione del posto ecc) o di raggiungimento dei propri obiettivi del Background (liberare schiavi, ritrovare la propria famiglia, vendicare i propri cari, distruggere un nemico odiato). Per obiettivi più complessi, se uno di voi ha ad esempio come obiettivo la distruzione degli Zhentarim, può fare azioni volte principalmente al raggiungimento di quell'obiettivo: raccogliere informazioni, sabotare e boicottare attività criminali e non degli Zhent, fare in modo di togliere di mezzo personaggi scomodi (sia uccidendoli che in altri modi).
Una lista delle attività che si possono fare è presente su Golarion ( https://golarion.altervista.org/wiki/Attivit%C3%A0_di_Pausa ) ed esempi di azioni possono essere questi:
1 Addestrare un Animale
2 Aggiungere Incantesimi al Proprio Libro
3 Creare Oggetti Comuni
4 Creare Oggetti Magici
5 Edificare Costruzioni
6 Gestire un'Azienda
7 Governare il Proprio Regno
8 Guadagnare Capitale
9 Guadagnare PE
10 Guarire Altri
11 Prepararsi alla Prossima Avventura
12 Promuovere un'Azienda
13 Raccogliere Informazioni
14 Reclutare Membri per un'Organizzazione
15 Riaddestramento
16 Ricercare Fatti e Tradizioni
17 Ricercare un Incantesimo
18 Riposare
19 Sostituire il Proprio Compagno Animale
20 Sostituire il Proprio Famiglio


Dato che i mesi sono divisi in 3 decadi, si può decidere cosa fa il proprio personaggio una volta ogni 10 giorni:
possono essere fatte giocate tutte in una volta:
Prima decade del mese di Hammer (gennaio): addestro un animale (7 giorni) e per 3 giorni lavoro per mettere da parte materiali per costruirmi una taverna
Seconda decade del mese di Hammer: lavoro per mettere da parte materiali
Terza decade del mese di Hammer: comincio la costruzione della mia taverna.

Oppure possono essere fatte volta per volta aspettando la risposta del DM ai vari risultati delle proprie azioni.

Esempio di giocata:
Alchimista Gnomo di nome Ignominato livello 5
Prima decade del mese di Hammer: raccolgo informazioni sui piani alti degli Zhentarim: invio una lettera a Kesselia chiedendole queste informazioni e per farmi indicare quale agente Arpista è più vicino per ricevere il suo supporto. Il resto del tempo lo spendo facendo ricerche sulla creazione di una nuova formula alchemica per rendere le mie caccole esplosive.
Risposta del DM: All'inizio della seconda decade ti arrivare la risposta di Kesselia che ti dice i nomi e le ultime posizioni note dei capi Zhent ed in più ti dice che ha contattato "Tizio Arpista" che si è messo in viaggio verso la tua posizione. Riesci a creare la formula alchemica per far diventare le tue caccole granate a grappolo.

Stessa cosa poi per le altre decadi
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Lucajim
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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptySab Gen 19, 2019 1:09 am

Prima decade di Hammer

Ora che abbiamo dato l'ultimo saluto a Mulgram, ho deciso di comprare una carrozza con due cavalli per partire alla volta di Arabel. La morte del nostro compagno mi ha lasciato con troppi interrogativi riguardo la piaga dei vampiri in questa zona, e su l'unica persona che (almeno fino ad ora) siamo certi sia dietro questa storia, Sarah O'Leary. 
Qui a Tyrluk non ho possibilità di indagare più approfonditamente né di chiedere aiuto a qualcuno che potrebbe saperne più di me, in città avrò modo di fare entrambe le cose, oltre ad iniziare a studiare gli oggetti che abbiamo sottratto a Rashtash e magari trovare un lavoro temporaneo in una gilda o in una scuola di magia. Magari sarà un buco nell'acqua, ma vale la pena provare, invece di stare in un villaggio dimenticato da Dio.
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Enrico




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MessaggioTitolo: PRIMA DECADE DI HAMMER   Sessioni di Pausa EmptySab Gen 19, 2019 1:02 pm

Mi sono unito ad Azighos nel suo viaggio per Arabel, dividendo la spesa per la carrozza. I primi 5 giorni della decade li abbiamo passati a viaggiare. Gli altri 5, ho deciso di ottenere merci lavorando presso una bottega d'arte.
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Poeta.




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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyLun Gen 21, 2019 2:30 pm

Mi unisco al gruppo in viaggio verso Arabel; lì saranno più accessibili le informazioni riguardo gli zentharim e i vampiri, piaga che prima o poi estirperemo da questo mondo.
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Augusto




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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyMar Gen 22, 2019 2:49 pm

Gli eroi mi hanno informato dell’intenzione di dirigersi verso Arabel per svariati motivi. Io Akama stando a quanto mi ha detto Gildartz decido di unirmi a loro in questo viaggio per due motivi principalmente : Il primo è iniziare a cercare adepti per ricostituire il tempio della primavera per riportarlo agli antichi fasti, il secondo e non meno importante e cercare di recapitare informazioni riguardo gli zentharim per poter spero un giorno eliminarli una volta per tutte ed estirpare la piaga della non morte Definitivamente. Cosicché la morte della mia gente non sarà stata vana.
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Galadhon




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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyMar Gen 22, 2019 9:42 pm

Visto che i miei amici si dirigono Arabel, mi ostento a seguirli così da poter preparare un grande e indimenticabile funerale al mio carissimo amico Mulgram, durante il viaggio proverò a cercare un nuovo compagno animale preferibilmente un Lupo, arrivato ad Arabel andrò nel primo bordello che troverò e mi doghero fino a che non rivedrò il mio amico Mulgram.
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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyMer Gen 23, 2019 2:09 am

Leggenda:
Info di gioco
Dialoghi


Il primo giorno dell'anno, senza perdere altro tempo, Azighos e Vyzen andarono subito dallo stalliere del villaggio. Non è che fosse poi così fornito, ma fortunatamente aveva due cavalli pesanti da poter vendere ed una carrozza appena riparata.
"Beh signori, in tutto per due cavalli ed una carrozza sono 500 leoni d'oro."
Azighos e Vyzen fecero a metà per la carrozza, ma il mago si addossò tutte le spese per i cavalli. Lasciati i sacchi di Leoni d'oro allo stalliere i due prepararono il necessario insieme agli altri membri del gruppo per poter partire: passarono alla locanda a prendere le provviste necessarie per il viaggio fino ad Eveningstar, 4 razioni a testa, poiché da lì mancherà solo un giorno di viaggio per Arabel.
Azighos: sottrai 452 MO (leoni d'oro) per i 2 cavalli, metà carrozza e 4 razioni da viaggio
Vyzen sottrai 52 MO per metà carrozza e 4 razioni da viaggio
Akama, Gildartz e Galadhon sottraete 2 MO per le razioni da viaggio


Intorno alle 10 del mattino il gruppo partì: alla guida della carrozza c'era l'elfo Galadhon che meglio di chiunque altro era capace di stare all'erta e scovare il minimo pericolo, e poi ci sa fare con gli animali, e al suo fianco Akama che voleva godersi i suoi nuovi attimi di vita. Il resto del gruppo era nella carrozza, mentre i loro bagagli sul tetto della stessa. Si avviarono sulla Strada Maestra, la via principale che collega il Cormyr alle terre centrali occidentali e che finora avevano in parte percorso fino ad arrivare a Tyrluk. Intorno alle 11 iniziò a nevicare ed Akama cominciò a raccontare a Galadhon quanto fosse bello vedere la neve posarsi d'inverno e poi sciogliersi con i primi raggi del sole primaverile. Il viaggio proseguiva tranquillo e l'unico incontro che il gruppo fece fu un carretto trainato da un asino con un anziano conducente ed un tizio stravagante con un flauto che salutò tutto il gruppo con un "Buona traversata compagni viaggiatori! Tra di voi c'è Gildartz?"
Il chierico di Pelor sentendosi chiamare fece capolino con la testa dalla carrozza e con voce sicura come sempre disse "Sì, sono io." A quel punto il tizio stravagante mostrò una spilla al giovane.
Sessioni di Pausa 7792983880_88cfaa18bf_b

Subito Galadhon e Gildartz riconobbero che quello era il simbolo degli Arpisti.
Il tizio senza presentarsi allungò una pergamena con ancora il sigillo intatto dicendo al chierico "Questa è da parte di Kesselia. A presto!".
I due si rimisero in marcia con il loro carretto pieno di cianfrusaglie in direzione di Tyrluk.
Gildartz aprì e lesse la pergamena.
Sessioni di Pausa Pergam10
Ora sapevano qualcosa in più. Il gruppo proseguì per il resto della giornata fintanto che la luce illuminava la strada. Al calare della notte si accamparono sotto un grosso albero sul ciglio della strada: dovettero spalare un po' di neve prima di riuscire a sistemare tende e giacigli e Galadhon faticò un pochino per accendere un fuoco decente.
La notte passò tranquillamente. Gli Eroi mangiarono qualcosa e poi si rimisero in viaggio. Questo secondo giorno ricordava a Galadhon e Gildartz i momenti nella Valle del Vento Gelido dal momento che erano stati travolti da una vera e propria bufera di neve, ma secondo le previsioni dell'elfo questa sarebbe finita intorno a mezzodì e così fu. Gildartz a quel punto utilizzò l'incantesimo che permise loro di sopravvivere al nord e viaggiare abbastanza caldi. Gildartz ogni giorno spende 5 incantesimi di livello 1 per utilizzare "Contrastare Elementi"
Vyzen era impaziente: per lui sembravano essere passati 5 giorni, non 2, e non vedeva l'ora di arrivare. Il mago Azighos invece pazientemente se ne stava nella carrozza a guardare il panorama completamente imbiancato della Strada Maestra con la maestosa catena montuosa dei Corni Tempestosi orientali  quasi totalmente coperta di nubi a nord e la Foresta del Re totalmente imbiancata a sud.
Anche questo giorno passò in totale tranquillità, così come la notte che grazie ad un incantesimo di Gildartz riuscì ad essere gradevole.
Il terzo giorno fu più movimentato: la neve scendeva candida e leggera, non era una nevicata importante, ma incontrarono un bivio con un cartello che indicava "Collinwood" e lì furono "vittime" di un'imboscata che per fortuna loro non era niente di che. Akama non ebbe neanche il tempo di reagire che l'elfo stava già sbraitando in piedi sulla carrozza e con 2 frecce incoccate nel suo arco: "Vi ammazzo! Toccate gli amici miei e vi ammazzo, lo giuro! Per gli Dei vi ammazzo tutti!"
Galadhon, prova di intimidire 1d20+3, risultato: 23 -_-
Quei poveri banditi scapparono a gambe levate verso Collinwood, chissà se mai ci riproveranno a fare una cosa del genere. Di sicuro quello era l'elfo più spaventoso che avessero mai visto.
Anche quella notte passò tranquillamente e senza alcun problema.
La mattina del quarto giorno alcuni carri di mercanti passarono vicino al loro accampamento: era una piccola carovana protetta da 6 uomini, tutti con mantelli neri e pesanti e coperti fino al collo, alcuni anche il viso lasciando spazio solo per gli occhi. Vyzen guardandoli percepì un qualcosa di negativo in loro, mentre Gildartz aveva proprio il presentimento che probabilmente fossero mercenari Zhent, pesci piccoli insomma, ed infatti in quel momento non ne valeva la pena attaccarli anche perché ogni 3 o 4 ore incontravano una pattuglia dei Draghi Purpurei e l'ultima cosa che voleva era crearsi problemi per pesci piccoli con 0 informazioni utili, e oltretutto proteggevano dei mercanti quindi sicuramente avevano un contratto con loro. Quindi lasciarono correre ma, soprattutto Gildartz, aguzzarono i sensi per scovare ogni minimo dettaglio di negatività intorno a loro.Intuizione: Galadhon, Akama e Azighos hanno fatto 3,7,8 col dado. Vyzen 13-1, Gildartz 18+4
Verso mezzogiorno arrivarono ad Eveningstar.
La cittadina si presentava loro molto movimentata: era il giorno del mercato ed era piena di gente e bancarelle di ogni tipo. Azighos fece mente locale su questo posto e disse ai suoi compagni: "Qui probabilmente ognuno di noi può trovare quello che cerca. Gildartz, sappi che la taverna del Boccale Solitario è famosa in tutto il Cormyr per i pasti buoni ed abbondanti ed il buon vino quindi lì dentro troveremo un macello di gente. Oggi è il giorno del mercato, quindi se vogliamo spendere qualche moneta per comprarci qualcosa è questo il momento: qui passano mercanti di ogni tipo e, da quello che so, il vino che producono qui lo esportano anche in Sembia. Capito Vyzen? Se vuoi avviare qualcosa ad Arabel ti conviene cominciare ora. Akama, non so dove, ma qui c'è un tempio chiamato "La Casa del Mattino" ed è un tempio dedicato a Lathander. Vedi, non sei solo, mezzelfo.
Tu Galadhon, fa un po' quello che ti pare, come sempre."
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Enrico




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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyDom Gen 27, 2019 10:37 pm

Per i giorni che resteremo ad Eveningstar lavorerò per guadagnare merci. Ho saputo di un contratto per rinnovare il logo di una compagnia mercantile, inizierò da lì.
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Paolo




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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyDom Gen 27, 2019 10:45 pm

Io sono alla taverna boccale solitario, e sto cercando qualche gruppo di avventurieri
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Poeta.




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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyDom Gen 27, 2019 10:48 pm

Mi reco alla taverna del boccale solitario, e come indicatomi dalla lettera di kesselia mi rivolgo al proprietario: “salve, parlo con Dunman?”
“Mi chiamo Gildarts, avrei bisogno della camera peggiore che hai a disposizione, con coperte sporche; vorrei anche gli avanzi del pranzo e il vino più scadente”
Una volta ricevute le informazioni necessarie le comunico ai miei compagni, per poi decidere il da farsi.
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Augusto




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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyDom Gen 27, 2019 11:07 pm

Io mi recherò immediatamente al tempio del mattino e prima di tutto se non nè fossero a conoscenza li informerò di quanto successo al tempio della primavera e della triste sorte sua e della sua gente di fatto oltre che a cercare informazioni riguardo gli zhentarim presso lo stesso, chiederó loro aiuto e se fossero dispoti ad inviare dei discpeli da inviare al tempio della primavera per far si che torni a prosperare di nuovo... di conseguenza i giorni che rimarremo ad Eveningstar sarò a loro disposizione ed aiutarli nella quotidianità del tempio.
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Lucajim
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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyDom Gen 27, 2019 11:18 pm

Dopo aver dato le informazioni sulla cittadina ai miei compagni di viaggio, mi reco nella piazza del mercato per controllare se ci sia una qualche merce di qualità oggi. Più tardi andrò in locanda con Gildarts, mi interessa sapere che informazioni potremmo carpire da questo locandiere. Sarò onesto, anche per assaggiare questo ottimo vino di cui ho sentito tanto parlare.
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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyLun Gen 28, 2019 3:05 am

Galadhon: durante il viaggio proverò a cercare un nuovo compagno animale preferibilmente un Lupo
Probabilmente è il membro del gruppo che più sta soffrendo per la perdita di Mulgram, o almeno è colui che lo mostra più evidentemente. Infastidito dal via vai della cittadina decide di uscire fuori e andare a cercare un nuovo compagno animale per sostituire l'ennesima bestia trucidata in battaglia. La neve scende leggera e l'ambiente è silenzioso, a parte qualche rumore di sottofondo proveniente dalle fattorie vicine. Dopo circa 3 ore a girare per le campagne vede un branco di lupi: esperto oramai di branchi e dei loro comportamenti si avvicinò con cautela ed il branco subito si mise sulla difensiva cominciando ad accerchiare l'elfo, allora lui cercò di usare tutta la sua Empatia Selvatica per calmarli parlando con loro, facendo gesti. Andò male. Forse era turbato ed aveva troppi pensieri per la testa ed era nervoso. Due lupi si avvicinarono a lui, uno più dell'altro e Galadhon gli porse la mano senza paura: questo la annusò e si calmò. Il resto del branco smise di ringhiare e si allontanò ed in quel luogo rimasero solo l'elfo e il lupo. Cominciò la cerimonia: l'elfo posò le sue mani sul muso dell'animale, queste si illuminarono di una tenue luce verde chiaro e il lupo si mise a sedere vicino a lui. In elfico recitò una preghiera che aveva questo significato: "natura benevola, legami corpo ed anima a questa creatura. Io sarò il suo custode e lei il mio fedele compagno."
Empatia Selvatica (prova di diplomazia) 1d20+livello (7)+carisma (-1)= prima prova 14 seconda prova 19. La cerimonia per vincolarsi ad un nuovo Compagno Animale dura 24 ore

Vyzen:Per i giorni che resteremo ad Eveningstar lavorerò per guadagnare merci. Ho saputo di un contratto per rinnovare il logo di una compagnia mercantile, inizierò da lì
Vyzen girò per la città alla ricerca di qualcosa da fare. Trovò tra le bancarelle un cartello che recitava "Cercasi Artista". Dal momento che il Cineta era un abile pittore, decise di avvicinarsi e chiedere informazioni: "Scusate buon uomo, siete voi che cercate un artista? Io sono un pittore, potrei offrire i miei servigi." L'uomo gli rispose semplicemente che avrebbe chiamato il titolare di tutta la carovana. Si presentò davanti a Vyzen un halfling bello in carne e dal viso simpatico che lo portò sul retro della bancarella e gli offrì un boccale di idromele: aveva delle lunghe basette che continuavano con una barba incolta fino al mento ma lasciando le guance e intorno alla bocca glabro. Aveva pochi capelli e tutti arruffati, ma era ben vestito. Subito gli disse: "Allora, noi siamo più o meno nuovi come mercanti e veniamo da Waymoot, ma dato che le cose ci stanno andando bene speriamo di poter ingrandirci. La prossima settimana dovremmo andare ad Arabel e speriamo di andare anche a Suzail a breve. Ci serve una specie di simbolo per la nostra carovana. Sai, magari qualche mercenario per aiutarci si trova più facilmente, forse diventiamo più credibili, vorremmo anche un nome infatti. Quindi se sei in grado di farci un bel simbolo ti pagherò molto volentieri in base a ciò che ti serve.
Così Vyzen si mise all'opera. Un giorno intero a fare tentativi ed a cercare l'ispirazione ma riuscì a trovarla: disegnò una mappa stilizzata ed approssimativa del Cormyr e al centro disegnò una carovana con il nome Mercato Itinerante di Waymoot, abbreviato MIW. Passò la notte alla ghiaccio per crearlo e il mattino dopo si beccò un bel raffreddore ma almeno la paga, quando consegnò il lavoro con il naso che gli colava, è stata buona.
Prova di Artigianato: 21. Paga: 20 Leoni d'Oro (monete d'oro) o 2 punti merci/manodopera

Raskol: Io sono alla taverna boccale solitario, e sto cercando qualche gruppo di avventurieri
Il giovane arrivò la stessa mattina degli Eroi, ma arrivò dalla direzione opposta alla loro. Forse per questo neanche si incrociarono. Non passò minimamente per la piazza del mercato e andò direttamente nella famosa locanda del Boccale Solitario, d'altra parte lui c'era già stato lì ad Eveningstar col suo vecchio gruppo. Ora però quel gruppo non esiste più: uno di loro si è irrimediabilmente rovinato la carriera da avventuriero, gli altri vogliono una vita più tranquilla. D'altra parte i compensi di quel genere di vita ti permettono di vivere dignitosamente e senza fatica per il resto dei tuoi giorni, anche semplicemente lavorando poco. Entrò nella taverna: calda, accogliente e affollatissima, come sempre, e i 12 tavoli completamente occupati ed infatti c'era spazio solo al bancone. Lampadari belli grossi con delle torce illuminavano l'area, delle scale sulla sinistra portavano al piano di sopra, dove c'erano le stanze per la notte, e sulla destra invece un grande camino acceso con un bel po' di avventori davanti ad esso. Entrò lì ed ordinò un buon boccale di birra che sorseggiò piano in attesa di trovare ciò che stava cercando: un nuovo gruppo. Cominciò a guardarsi attorno e c'era gente di tutti tipi, soprattutto mercanti, ma un tavolo lo attirò più di tutti: lì c'erano seduti una donna umana (con occhi grigi e dai capelli rossi, bellissima, una bellezza paurosa), un elfo con un gatto nero poggiato su una spalla (capelli nerissimi e gli occhi uno blu e l'altro verde e alla cintura portava due spade e dietro la schiena una faretra ed un arco), un mezzelfo (vestito con una tunica semplicissima e a tratti rattoppata, ed aveva capelli scuri ed occhi azzurri), un'altra umana vicino a quella bellissima (anche lei carina, ma non come l'altra, ed aveva capelli castani e lunghi fino alle spalle con occhi scuri e la frangetta a coprirle la fronte e sembra essere molto più giovane degli altri), un umano (la caratteristica che lo contraddistingueva erano i baffi, molto lunghi ed arricciati ed una spada corta alla cintura), un grasso umano vicino all'altro con il quale sembrava che stesse facendo una gara di bevute (grasso, rosso paonazzo in viso, una cotta di maglia a proteggerlo, ed un simbolo sacro sul petto). Per il resto c'erano le solite belle cameriere in giro per la locanda, mentre dietro il bancone un uomo Dunman, che tutto sembrava tranne che un locandiere (sembra essere qualcuno appena uscito da mille avventure), e sua moglie Deularla, un'elfa del sole che sembrava avere un non so che di mistico in lei.
Ad un certo punto del pomeriggio entrano due uomini in taverna che fanno una domanda stranissima a Dunman: camera scadente, coperte sporche... Ma cosa hanno in testa questi? Fatto sta che Dunman li portò con se. Bah.

Gildartz:Mi reco alla taverna del boccale solitario
Azighos gli chiese di aspettarlo poiché doveva fare dei giri al mercato. Così Gildartz rimase in giro per un po' per il mercato col mago del gruppo ma non era attratto dalle bancarelle, dalla caciara intorno a loro e a tutto il movimento. Semplicemente se ne stava lì a guardarsi intorno e a tenere d'occhio il mago. Era tipico di Gildartz: non prendeva spesso l'iniziativa, non era un leader, ma era il "buon padre" di tutti, colui che doveva proteggere il gruppo, e lo aveva sempre fatto. Si sa che in mezzo alla bolgia del mercato qualche furbetto poteva uscire fuori e magari fregare il mago così intento nello spulciare ogni bancarella, così il chierico di Pelor rimase in guardia, pronto a bloccare qualsiasi malintenzionato.
Finalmente, dopo più di un'ora a girare per le bancarelle si diressero alla locanda del Boccale Solitario. (vedi descrizione sopra nella sezione di Raskol)
Andò direttamente al bancone e squadrò per bene l'uomo: davvero questo era un taverniere? La corporatura era simile a quella di Mulgram ed anche i movimenti precisi, quasi marziali: si capiva che in passato non era stato un semplice popolano come gli altri.
Si avvicinò al bancone e disse: "Salve, parlo con Dunman?"
L'uomo sorrise in modo affabile e rispose gentilmente: "Certamente, sono io. Chiedetemi qualsiasi cosa e cercherò in tutti i modi di accontentarvi. Cosa vi serve?"
Il Chierico rispose: "Mi chiamo Gildarts, avrei bisogno della camera peggiore che hai a disposizione, con coperte sporche; vorrei anche gli avanzi del pranzo e il vino più scadente"
La faccia dell'uomo per un attimo diventò seria per poi tornare ad avere l'affabile sorriso con il quale li aveva accolti: "Prego, venite con me. Sono sicuro di potervi accontentare. Deularla, pensaci tu per qualche minuto alla taverna poiché questi nostri nuovi clienti hanno richiesto qualcosa di molto speciale."
Condusse Gildartz e davanti una porta in legno massiccio e con una grossa serratura. La aprì ed invitò i due ad entrare. Una volta entrati richiuse la porta dietro di sé a chiave: quella sembrava essere la sua camera da letto dove viveva. Si avvicinò ai due, li fece sedere e chiese: "Chi vi ha detto di dirmi così?" Gildartz semplicemente gli mostrò la pergamena di Kesselia. Dunman sorrise e si alzò la manica della maglia: il simbolo degli Arpisti era tatuato sull'avambraccio.
Poi continuò dicendo: "Prima di iniziare, lasciate che mi presenti: sono Dunman Kiriag, un Responsabile e membro segreto degli Arpisti. Vi racconterò brevemente cosa sono stato, cosicché anche voi possiate fare lo stesso con me. In passato sono stato una guardia del corpo di un nobile della Sembia, sono stato anche un Drago Purpureo ed infine un membro del gruppo di avventurieri chiamato "Le Sei Splendide Spade". Chi siete voi e come avete conosciuto Kesselia?"
(Gli spiegate come avete conosciuto Kesselia nella Valle del Vento Gelido dopo la morte di Varel e tutto la vostra storia in modo sintetico fino ad oggi)
Lui vi risponde:"Ho le risposte alle domande che cercate, ma potrebbero non piacervi. Innanzitutto lasciate che vi spieghi la catena di comando Zhent e cosa è successo mentre voi eravate nel lontano nord. Gli Zhentarim sono comandati da un triunvirato formato da Manshoon, il lord di Zhentil Keep, la loro base principale, ed è un mago potentissimo (vi fa anche una descrizione sommaria e Gildartz associa quella descrizione a colui che incontrarono al nord ed uccise Varel), Fzoul Chembryl, un Chierico della chiesa di Bane e protettore dell'Altare Nero di Zhentil Keep, che da quando è morta la sua divinità si affida a Xvim, il figlio della divinità in persona, e se all'apparenza può sembrare grande alleato di Manshoon, in realtà si odiano e cercano di fregarsi a vicenda, e il terzo membro è Semmemon, allievo di Manshoon, anche lui un mago potentissimo ma è il lord di Darkhold, dove si divide i compiti con il Pereghost, un formidabile combattente devoto a Cyric, ed è fidanzato con Ashemmi, una ex Arpista purtroppo.
Ora, da quello che sappiamo sul nostro territorio, la Rete Nera è molto diffusa anche qui. Voi cercate Sarah ed avete fatto bene a non andare di nuovo nel Santuario vicino Alto Corno poiché oramai è vuoto da anni. Sarah, secondo le informazioni che ci ha dato la nostra spia negli Zhent, dovrebbe essere nelle Terre di Pietra. Questi vampiri non sono molti, ma sono potenti e Sarah è un'assassina formidabile: potrebbe uccidere anche me senza neanche faticare quindi non vi chiederei mai di andare nelle Terre di Pietra a scovarla. La nostra spia è un Dampir (un mezzosangue: incrocio tra un vampiro ed un'umana. Per più info servono conoscenze) ed è un nostro agente che ha giurato di distruggerla, ma da solo anche lui non ce la farebbe mai. Il problema è che non riceviamo più notizie da mesi oramai e precedentemente almeno una volta al mese riusciva a farmi pervenire un messaggio. A quanto pare i Draghi Purpurei in ricognizione hanno visto strani movimenti sui confini delle Terre di Pietra: orchi, goblin ed altre creature si stanno pericolosamente ammassando. Temo che ci sia la mano di Sarah e degli Zhentarim e temo un attacco al Cormyr.
Tornando alla linea di comando: il Dio Cyric è asceso a divinità molto recentemente e si è dimostrato veramente intraprendente. Ora è lui il peggior incubo del Faerun, anche se la chiesa di Bane rimane troppo potente. Si dice che Cyric scrisse un libro il Cyrinishad, un libro capace di rapire la mente di chi lo apre: nel senso che una volta aperto sei costretto a finirlo di leggere ed una volta finito la tua mente viene plasmata per essere devota a lui. Così si è creato un grande seguito, ma lo lesse anche lui stesso e diventò pazzo, completamente folle. La divinità della conoscenza, Oghma, però scrisse un libro capace di andare contro a tutto questo: La Vera Vita di Cyric. Ma Fzoul, il più intraprendente dei tre forse, si è procurato quel libro, non sappiamo come, e lo ha letto davanti a tutti a Zhentil Keep liberando tantissimi fedeli di Cyric dall'effetto del Cyrinishad e questo provocò l'ira del Dio delle menzogne (Cyric) che fece attaccare Zhentil Keep da draghi bianchi, giganti ed altre creature. Ora la parte nord di Zhentil Keep è distrutta, ma Fzoul Chembryl resiste così come la chiesa di Bane grazie al libro scritto da Oghma e lui è ancora lì. Si dice che Fzoul abbia ucciso recentemente Manshoon, ma a quanto pare era solo un clone. Fatto sta che ora lui è il primo leader della Rete Nera.
Tornando invece a Sarah: ora voi sapete tanto quanto me che gli Zhent utilizzano ogni mezzo pur di raggiungere il potere e potete immaginare che anche qui ad Eveningstar alcune carovane siano scortate da mercenari Zhent. Bene, il nostro caro Manshoon, riuscì a scovare Sarah e a metterla con le spalle al muro: gli Zhentarim mandarono un certo Karne a tentare di uccidere il capo di allora di Sarah, Mordoc SenLanmere, il Re Vampiro, ma non ci riuscirono, ma Manshoon riuscì comunque a fermare Sarah e a convincerla ad unirsi alla Rete Nera. E così fu. Ora lei è sotto il comando di Manshoon e probabilmente sta per organizzare qualcosa contro il Cormyr e dev'essere fermata. Purtroppo però, le Terre di Pietra non sono un posto molto ospitale. Lei si trova sicuramente lì.
Voi questa sera siete miei ospiti, vi offro vitto e alloggio per questa notte anche se avete altri compagni."

Raccolte tutte queste informazioni Gildartz passò la notte in taverna insieme ad Azighos ma non vide gli altri membri del gruppo.

Akama: Io mi recherò immediatamente al tempio del mattino e prima di tutto se non nè fossero a conoscenza li informerò di quanto successo al tempio della primavera e della triste sorte sua e della sua gente
Akama era tranquillo e sereno. Finalmente era di nuovo libero di vivere per una giusta causa e non più schiavo in un putrido tempio che però adorava ancora, o almeno ne adorava il ricordo. Azighos gli diede una notizia bellissima, così lui passò il tempo a cercare il tempio e una volta trovato entrò prima a pregare e meditare e poi a cercare un qualche chierico di Lathander. Il tempio non era grandioso come quello dove lui ha vissuto per molti anni: per gli standard umani però era un gran tempio ed era un luogo fondamentale per la comunità di Eveningstar.
Il tempio era protetto da dei Paladini, ne contò 12, tutti umani e sull'altare c'era un anziano uomo, calvo e con la barba completamente bianca. Mentre meditava riuscì a sentire qualcosa sugli affari del tempio poiché l'anziano ne parlava liberamente con la gente che andava lì a trovarlo. In pratica proteggevano la città dai pericoli più imminenti: draghi ladri e Zhentarim, di nuovo quel nome fu nominato. I paladini del tempio, insieme ai chierici, hanno distrutto una squadra Zhent qualche mese fa che aveva saccheggiato una fattoria ed il Tempio stesso rimborsò del danno l'uomo che gestiva tale fattoria. Purtroppo la moglie perse la vita in quell'occasione.
Akama si fece coraggio e si avvicinò al chierico e gli raccontò la sua storia e lui gli rispose: "Credo ad ogni singola parola che dite, ragazzo. Avete la Luce dell'Alba forte nel cuore e questo vi rende onore. Sono addolorato per quello che mi avete raccontato. Tuttavia quella storia non mi è nuova, forse in qualche archivio deve essere nominato questo tempio.
Ora voi mi chiedete di restituire a tale Tempio lo splendore di un tempo... Io vi dico: sì, potrebbe essere la soluzione migliore per il nostro amato Signore del Mattino. Ma sono giorni che ho oscuri presagi e sento di non poter mandare via nessuno da questo tempio. Sapete, siamo solo 8 chierici e 12 paladini. Più o meno i nostri fedeli sono 170, ma sono comuni cittadini, fattori, artigiani, non potrei mai fargli abbandonare questo luogo. Dobbiamo ragionarci su, ma sicuramente sarete stanco dal viaggio quindi accettate il mio invito a rimanere qui per la notte: rifocillatevi, non abbiamo grandi pasti da offrire ma possiamo sfamare uno stomaco affamato. Per tutto il tempo che passerete qui potete aiutare il Tempio."

Detto questo, l'anziano chierico accompagnò Akama nel refettorio del Tempio e poi gli mostrò la sua piccola camera per la notte.

Azhigos: mi reco nella piazza del mercato per controllare se ci sia una qualche merce di qualità oggi e più tardi andrò in locanda con Gildarts
Azhigos convinse Gildartz a seguirlo al mercato. Aveva intuito che Gildartz era sempre sull'attenti e questo lo fece rilassare tantissimo: tanto c'era lui che pensava a tutto.
Spulciò in tutte le bancarelle possibili ed immaginabili, mentre fumava la sua pipa e Gildartz lo teneva d'occhio. Trovò di utile i seguenti oggetti:

x5 Frecce Sfrigolanti: 1500 Leoni d'Oro l'una(Sapienza Magica: 3(1d20)+16): Questa freccia corrosiva +1 continua a rilasciare acido sul suo bersaglio ad ogni round, infliggendo 1d6 danni da acido a partire dal turno dell’attaccante e per altri 3 round successivi. Rimuovere la freccia richiede una prova di Guarire con CD 10 e previene ogni ulteriore danno altrimenti inflitto dalla freccia (la CD aumenta a 15 se il bersaglio cerca di rimuovere la freccia dal suo stesso corpo). Rimuovere la freccia la distrugge, ma questa si dissolve solo dopo che i 3 round sono trascorsi.
Pergamena: Fossa Acida 700 Leoni d'Oro. lvl incantatore 7
Pozione: Cura Ferite Leggere 50 Leoni d'Oro. lvl incantatore 1
Bacchetta: Barriera Stordente 750 Leoni d'Oro. lvl incantatore 1
Pergamena: Grazia 150 Leoni d'Oro. lvl incantatore 3
Pozione: Ritirata Rapida 50 Leoni d'Oro. lvl incantatore 1
Pozione: Mimetizzazione 50 Leoni d'Oro. lvl incantatore 1
Pergamena: Identificare 200 Leoni d'Oro. lvl incantatore 2
Lenti dell'Aquila 2500 Leoni d'Oro. (Sapienza magica 10 (d20)+16) Queste lenti sono fatte di un tipo di cristallo particolare, e si mettono sugli occhi. Forniscono a chi le indossa bonus di competenza +5 alle prove di Percezione. Se un personaggio ne indossa solo una, prova immediatamente una forte sensazione di nausea, ed è Stordito per 1 round. Entrambe le lenti devono essere indossate perché la loro magia abbia effetto

Finito il giro al mercato segue Gildartz alla taverna (vedi Gildartz)
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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptySab Feb 02, 2019 5:17 pm

Queste giocate sono state fatte in chat
Dialoghi png
Gildartz
Raskol
Azighos

Mentre Gildartz ed Azighos erano nella stanza a parlare con Dunman, Raskol, incuriosito dal gruppo di persone sedute ad un tavolo, decise di avvicinarsi. Il clima era festoso a quel tavolo e tutti stavano bevendo e festeggiando qualcosa. Erano tutti allegri, tranne l'uomo con i baffi arricciati che era seduto proprio al più scalmanato e grasso del gruppo.
Proprio il tizio in armatura e grasso sbatté il boccale sul tavolo guardando Raskol e tutto sorridente gridò: "Per la miseria, e tu che hai da guardare?! Oste, un bicchiere per il guardone!"
Gli altri intanto se la ridevano, mentre Raskol colto alla sprovvista si allontanò un secondo ed andò al bancone a chiedere da bere per tutti a quel tavolo e tornò da loro. "Posso sedermi con voi?"
L'uomo in armatura e con la panza fu il primo a rispondere: "Prendi il mio posto, vado ad omaggiare la latrina". E dopo aver scolato tutto quello che aveva nel boccale lo sbatté sul tavolo, si tirò su i calzoni e si allontanò. Nel frattempo una donna portò le cervoge al tavolo e la bellissima donna seduta al tavolo con i capelli rossi fece segno a Raskol di sedersi.
Lui si mise a sedere, ma neanche il tempo di posare le terga sulla sedia che l'uomo con i baffi con tono serio gli chiese: "E tu chi sei?"
Un po' stizzito dal contrasto che l'uomo faceva rispetto al resto del gruppo, Raskol rispose sorridendo e facendo segno di prendere i boccali: "Sono Raskol, sono venuto in qui perché assetato è in cerca di compagnia, ma sembra che le abbia trovato entrambe. Festeggiate qualcosa oppure avete anche voi semplicemente sete?"
L'elfo con il gatto nero sulla spalla gli rispose: "Beh, in qualche modo il bottino va pur speso, no?". A quelle parole seguirono risate generali, tranne per il solito che continuava a fissare Raskol.
"Sagge parole, e allora brindiamo alla vostra e ad altri bottini"
Tutti alzarono il loro boccale e brindarono, Raskol, forse per impressionarli, si scolò tutto. Forse non essendoci abituato ne risentì, ma non eccessivamente. Il mago cercò di porgere un pezzo di carne al gatto sulla spalla dell'elfo, ma questo con una zampata la buttò a terra e si spostò sulla spalla lontana da Raskol. A quel punto chiese: "State spesso da queste parti?"
Finito di bere ciò che aveva nel boccale, il mezzelfo vestito con una semplice tunica rispose alla domanda: "Non proprio. Siamo spesso in giro e poche volte ci fermiamo negli stessi posti ma dato che volevamo dare una ripassata in un vecchio luogo siamo tornati."
Continuò la donna rossa: Ehm, scusa la nostra maleducazione. Io sono Jhessail Argentalbero, piacere mio Raskol." Detto questo fulminò con lo sguardo l'altra donna presente nel gruppo, molto più giovane rispetto agli altri del gruppo. Questa subito, come intimorita dalla donna, rispose immediatamente: "Oh sì, piacere mio Raskol. Sono Illistyl Elventree"
"Molto piacere, Jhessail Argentalbero e Illistyl Elventree, come ho già detto il mio nome è Raskol, e il fatto che abbia incrociato lo sguardo del vostro compagno tanto simpatico non è una coincidenza, scusate la franchezza ma penso possiate capire il motivo."
Guardò prima le ragazze sorridendo loro e poi con fare serio si rivolse a tutto il resto del gruppo: "Ho appena finito di lavorare con un gruppo di avventurieri, purtroppo non simpatici come voi ma comunque Seri, e sono alla ricerca di un gruppo e vedendovi così affiatati e gioviali ho pensato subito di chiedervi se vi serve un altro compagno. Fece una breve pausa e poi continuò: Scusate la franchezza ma sapete bene come sono queste cose."
"Ma ti pare?!" rispose secco l'uomo con i baffi.
L'elfo con il gatto sulla spalla cercò di limitare la scortesia del suo compagno prendendo la parola: "Scusalo, non farci caso. Mi presento anche io a questo punto: sono Merith (che si legge Mairith) Arco Possente. Non farti ingannare dal mio cognome, i miei genitori erano ranger. Io ho preferito imparare le arti arcane." Poi indicò il tizio grasso che stava rientrando proprio in quel momento: "Lui è Rathan Thentraver, il nostro compagno con i baffi invece è Torm, il mezzelfo è Lanseril Manto di Neve.Noi formiamo insieme "I Cavalieri di Myth Drannor". Sì, una compagnia di avventurieri"
A quel punto Rathan, l'uomo con la panza, rubò una sedia da un tavolo lì vicino e si mise a sedere tra Raskol e Torm, il tizio con i baffi. "Hey, riesci a vederti il pisello mentre pisci o è coperto dalla panza?" chiese beffardo Torm al povero Rathan. La rossa, imbarazzatissima, si mise una mano in faccia, mentre l'altra giovane donna se la rideva beatamente.
Rise anche Raskol a quella battuta, poi chiese a Merith: "I cavalieri di Myth Drannor... Che nome potente!" Poi guardando Torm continuò dicendo "Scusate se sono stato troppo diretto o se offeso qualcuno, non era mia intenzione"
Torm se ne frega totalmente di ciò che diceva Raskol e cominciò a punzecchiare la pancia di Rathan che tra una risata e l'altra rispose a Raskol: "Io sono Rathan Thentraver, un chierico di Tymora e piacere di conoscerti, secco."
A lui seguirono le parole di rimprovero del mezzelfo: "Vuoi unirti al primo gruppo che incontri? Sei più inesperto di quello che sembri, ragazzo"
Raskol a quel punto guardò negli occhi il mezzelfo e sicuro di sé rispose: "Io non so chi siete è vero, ma per partire e andare all'avventura, ognuno di voi credo, ha o un forte motivo personale oppure una motivazione di gruppo, che sia questo un ideale oppure la sola ricerca di fama e denaro, nel mio caso è il primo, e il mio "credo" purtroppo non può essere preso alla leggera e non può essere posticipato. Per questo motivo sono diretto..." Si fermò come se qualcosa gli strozzasse le parole in gola.
"Non voglio per forza che voi mi accettiate, se non potete, questa sarà solo una piacevole chiacchierata tra avventurieri sotto un tetto caldo..."
Rathan il chierico posò un attimo il bicchiere e rispose al giovane: "Mah, non si tratta di volere o meno una persona in un gruppo, ma si tratta di come "cercavi" questo gruppo." Si fece serio, anche se il rossore sul suo viso era evidente e continuò dicendo: "Mettiamo il caso io fossi stato uno dei tanti malviventi in giro... Guardati, potevo rubarti il libro degli incantesimi, darlo a Merith e magari buttarti sotto qualche fosso."
In quel momento diede un pugno in petto a Torm, che gli Dei solo sanno come abbia fatto ad incassare un tale pugno senza rompergli la cassa toracica. "Ridagli la sacca di monete." Tuonò il chierico.
Visibilmente imbarazzato Torm lanciò sul tavolo davanti a Raskol la sacca con le monete esclamando "Dannato panzone."
"Quello che dici è giusto." Disse il giovane mentre raccoglieva la sua sacca e la metteva legata al sicuro sotto la tunica. "Ma ripeto, io non conosco voi e voi non conoscete me, e in aggiunta a questo state anche festeggiando per un felice bottino,e non voglio rovinarvi la bella giornata, ma se il motivo che mi perseguita, per forza e per peso, fosse condiviso da un altro qui presente, capireste a questo punto la forza nelle mie parole. Io non pretendo di dire che le vostre motivazioni siano più leggere delle mie e meno gravose, dico però che data la mia indole non posso fare a meno di comportarmi così, ammetto che questa è una delle mie debolezze..." Sul finire fece un mezzo sorriso. "Oste, un altro giro per tutti." L'oste fece un seno d'intesa e cominciò a preparare le cervoge per tutti.
A quel punto fece un sospiro la bellissima rossa e parlò: "Allora dicci, Raskol, qual è la tua motivazione? Noi non possiamo sapere se c'è qualcosa in comune tra noi se tu non ce lo dici"
Raskol rimase in silenzio per qualche secondo guardandola intensamente negli occhi, non tanto per la bellezza, ma per capire che tipo di persona fosse. Poi rispose: "Purtroppo Jhessail, non posso parlarne con nessuno..."
La donna si limitò a fare spallucce e a dire: "Allora di sicuro ti sarà difficile trovare qualcuno con le tue stesse intenzioni"
"Infatti..." rispose Raskol mentre cercava di vedere se stesse arrivando la birra da lui ordinata. "Posso dire solo che il mio motivo è impellente ma raggiungibile da diverse parti: fino ad ora ho sempre lavorato con gruppi di avventurieri, più o meno seri, più o meno bravi ma sempre almeno un po' compagni."
A quel punto arrivò la birra al tavolo. La donna che portò la birra era fantastica: castana, alta, occhi scuri ed un fisico che, nonostante il largo vestito, mostrava le sue forme. Torm non riuscì a starsene seduto e si alzò cercando goffamente di approcciarla "Ehm, scusami..."
"Siamo alle solite." esclamò il mezzelfo. Intanto il chierico tracannava come se non ci fosse un domani.
"scusate il clima serio che vi ho portato al tavolo, oggi per voi é un giorno di divertimento, di festa, e - disse ridendo - di sicuro non voglio rovinarvi la serata, per cui al lavoro che ci si pensi domani, nel caso, a stasera solo baldoria e divertimento... Oste, un altro giro!" Il giovane guardò i presenti e disse: "Vi offro quest'ultimo giro, e vi lascio festeggiare, nel caso nei prossimi giorni vi serva un avventuriero, rimarrò nella taverna per l'intera settimana. Sapete dove trovarmi, e se non ci si vede, in bocca al lupo Cavalieri di Myth Drannor."
Merith, con un tono misto tra il gelido e il preoccupato disse: "avventurieri più o meno seri si trovano in ogni dove. I meno seri molto spesso non arrivano a vedere il prossimo inverno mettendo in pericolo anche i compagni mossi dalla più alta motivazione.
Ti auguro tutto il bene del mondo, Raskol, ma capisci bene che non possiamo fidarci di te con questi presupposti del "non posso rivelarlo a nessuno". Probabilmente ci incontreremo, magari sempre in questa taverna, oppure probabilmente domani mattina già saremo ripartiti per chissà dove. Anche se l'inverno mette sonnolenza alla maggior parte di noi."

Rathan il chierico gli disse: "Che la dea sorridente non ti faccia mai perdere il sorriso Raskol"
Nel frattempo mentre Raskol si stava alzando dal tavolo notò la cameriera importunata da Torm prima ignorarlo e poi respingerlo in malo modo. Nel frattempo uscirono da quella stanza Gildartz, Azighos e Dunman. I due avventurieri si allontanarono un attimo per parlare in disparte sul da farsi, mentre Raskol immediatamente andò al bancone a chiedere a Dunman chi fossero i due. "Dunman, posso chiedervi delle informazioni?"
Dunman con un bel sorriso e tono gioviale disse rispose "Certamente!"
"I tuoi amici, i due che sono usciti con te dalla stanza, sono avventurieri?" Lo disse quasi a bassa voce.
Dunman senza perdere il sorriso, e ligio al suo dovere di Arpista tenne la bocca chiusa rispondendo: "Oh, loro sono clienti! Hanno fatto una richiesta particolare e sono andato a cercare per loro ciò che chiedevano, ma a quanto pare non sono riuscito a soddisfarli.
Posso però dirvi che sicuramente non sono di queste parti."

"Va bene, andrò a chiedere loro di persona allora. Tornerò dopo da te per la seconda domanda."
Detto questo Raskol si avvicinò ai due e disse "Scusate, lo so che potrà sembrarvi strano, ma il locandiere mi ha detto che siete degli avventurieri, posso offrirvi una birra?"
Gildartz nonostante la sua serietà non dirà mai di no ad una birra: "Certamente giovane, una birra non si rifiuta mai.
"Anche due se vuoi." rispose in modo distaccato Azighos mentre studiava il nuovo arrivato cercando di capire cosa avesse in mente. Mah, sembrava a posto.
Con sguardo serio Raskol disse "Andiamo al bancone."
I due lo seguirono e si misero a sedere tutti e tre al bancone, l'unico posto libero in tutta la taverna.
Azighos guardò negli occhi Gildartz e con un'espressione seccata disse "E andiamo..."
"Beh, amico, io dico che una birra ce la facciamo offrire volentieri." Stranamente il chierico accennò una risata.
"Ma anche due." rispose Azighos a Gildartz.
Raskol fece segno a Dunman di versare tre birre ed Azighos specificò che per lui doveva essere una rossa. A quel punto Raskol li guardò per un istante, cercò le parole giuste da dire ed iniziò a parlare: "Salve il mio nome é raskol, sono alla ricerca di un gruppo di avventurieri al quale possa unirmi..."
Gildartz ribatté immediatamente: "Io sono Gildarts, come mai ti sei interessato proprio a noi?"
Azighos col solito tono distaccato di chi se ne frega rispose: "Il mio nome è Azighos... e già, perché in una taverna piena zeppa di papabili avventurieri stai chiedendo a noi?"
Raskol serio rispose: "Vi ho visto mentre parlavate con l'oste quando avete fatto quella strana richiesta... e per quanto riguarda il fatto di chiedere a voi, vi posso dire che non ho chiesto SOLO a voi. Scusate la franchezza, ma ho bisogno di persone delle quali fidarmi, e lo so che sembra strano detto da uno sconosciuto, ma per troppo tempo ho fatto il gregario"
Intanto arrivò la birra e Raskol la distribuì ai due e fece segno di bere insieme e poi continuò: "Ditemi di più di voi Gildartz ed Azighos."
Gildartz tranquillamente e pacatamente rispose: "Capisco, beh noi siamo avventurieri da un po’ di tempo. abbiamo viaggiato e affrontato diverse avventure, ma dimmi: che fine hanno fatto i gruppi di cui hai fatto parte come “gregario”? Che io sappia gli avventurieri smettono di essere tali davanti a disgrazie, altrimenti continuano a viaggiare:"
Azighos però non aveva la bontà d'animo del chierico di Pelor ed acidamente, dopo aver fatto un sorso, rispose: "Beh, non ti aspetterai certo fiducia cieca da parte nostra, Raskol lo sconosciuto, piuttosto voglio capire a cosa ti servano 'persone fidate', qual'è il tuo scopo? Perché hai perso i tuoi vecchi compagni di cui sei stato 'gregario'? Noi abbiamo delle faccende da portare a termine, non possiamo perdere tempo con delle sciocchezze, ti avverto"
"Dai, non essere rude Azighos stiamo solo conversando davanti ad una birra." La bontà, nonostante la serietà, usciva spesso fuori.
Mezzo scocciato Azighos disse: "Non sono rude voglio solo capire cosa vuole, Gildartz."
Gildartz a quel punto rispose in modo secco e sicuro: "Lo so lo so, lasciamo che ci parli di lui, poi sarò ben lieto di parlargli di noi. Non credo gli convenga mentire di fronte a me."
Raskol rimase impressionato dal modo in cui disse quelle parole: percepiva la sua aura di bontà, era forte, ma mostrava anche l'altra faccia della medaglia ovvero quella di essere inarrestabile contro i malvagi.
"E va bene vecchio mio, hai ragione. Raskol parla pure."
Dopo un attimo di silenzio Raskol raccolse le idee: aveva capito che doveva prenderli con le pinze e con accortezza. "Gli altri gruppi si sono sciolti, in comune avevamo solo il portare a termine il compito assegnatoci e basta. Sto cercando un gruppo capace, ben organizzato e soprattutto composto da persone pronte a guardarsi le spalle a vicenda." Poi si rivolse direttamente ad Azighos dicendo: "Il vostro gruppo è composto solo da voi due? E non parlare come se io abbia voglia di perdere tempo, cerco un gruppo appunto per questo motivo, non voglio fare sempre le stesse missioni di scorta o di ripulire qualche dungeon da miseri coboldi, lupi o goblin. Voglio avventure proporzionate alle mie capacità, voglio crescere, scoprire, diventare più forte."
"Diciamo che mi posso fidare. Mi sembri sincero e mi sembri un tipo in gamba." Sotto la scorza dura di Gildartz c'è un cuore buono. E' sempre stata una persona pronta ad accogliere ed aiutare il prossimo. Forse in cuor suo sapeva che quel giovane era più sicuro al suo fianco piuttosto che con altri. Poi il chierico si rivolse ad Azighos: “Non so se Azighos è d’accordo con me, ma potrei accettare il tuo inserimento nel team, cosa ne dici compagno?”
Poi si rivolse di nuovo a Raskol: “Per prima cosa vorrei parlarne col resto dei miei compagni; se desideri così ardentemente unirti a noi potresti restare e presentarti direttamente a loro più tardi, davanti ad un altro boccale di birra. Ti avverto, non è un normale team di avventurieri, come quelli che si sentono raccontare dai bardi normalmente.
Potresti anche cambiare totalmente idea dopo aver conosciuto il nostro caro ranger, ma questa è un altra storia.
Salute!”
Esclamò infine alzando il boccale.
Azighos sempre in modo distaccato rispose: "Bene, ma voglio vedere prima di cosa sei in grado di fare."
Poi rivolgendosi al compagno: "Va bene amico, ci potrà essere utile, d'altronde non può essere più idiota dell'elfo..."
Raskol annuì. Si guardò un attimo intorno e sospirò: finalmente era riuscito a trovare qualcuno. "Sono contento di aver fatto la vostra conoscenza, spero che anche gli altri vostri avventurieri saranno dello stesso vostro avviso, a noi allora." Sorrise ad entrambi e brindò con loro.
"Alla tua Raskol, ma parlaci un po' di te."
Fece un altro sospiro il giovane mago e disse: "Sono della città di Collinwood,una cittadina poco distante da qui, ci siete mai stati? Riguardo la mia vita di notevole c'è ben poco, e stando agli altri gruppi di avventurieri sono stato per alcuni un compagno inaffidabile per altri un compagno fantastico. I lavori che ho svolto non sono stati troppo eroici, ce la siamo vista brutta un paio di volte ma non mi posso fregiare del titolo eroe: qualche lavoretto di pulizia, qualche scorta, qualche consegna e poco di più, per questo motivo cerco un gruppo di avventurieri che si possa definirsi tale. Voi invece? Raccontatemi di più."
Gildartz prima di parlare del gruppo sorrise involontariamente ripensando a tutto quello che avevano passato insieme. Più di 3 anni e mezzo insieme a Galadhon e 6 mesi con Azighos. "Beh noi al contrario abbiamo viaggiato molto e ne abbiamo passate tante. Purtroppo non sempre sono state cose belle, ma il nostro gruppo è sempre rimasto unito anche nei momenti più bui. Non ti nasconderò che sono stato sul punto di mollare tutto parecchie volte, ho perso più di un amico ma fortunatamente mi rimane la fede, la speranza e l'affetto dei miei compagni.
Siamo stati nell'alto nord, siamo stati in posti di cui molti ignorano l'esistenza stessa; abbiamo bevuto, mangiato, combattuto in lungo e in largo. Ti dirò, sono soddisfatto del nostro viaggio fin qui, è stato bello. Spero che il resto del gruppo ti piaccia, di sicuro non correrai il rischio di annoiarti, caro Raskol"

Azighos invece seccamente rispose: "Ti ha già detto tutto gildarts, d'altronde mi sono unito a loro relativamente di recente, ma ho avuto modo di legare molto con loro, viste quante ne abbiamo passare dalla nostra partenza da Baldur's gate.. va bene, comunque, facci vedere cosa sai fare, quali sono le tue abilità"
Il modo di parlare di Gildartz rassicurò parecchio Raskol: "Proprio quello che cercavo, un gruppo di avventurieri del vostro calibro, ti posso chiamare Gil?" Poi rivolgendosi al mago: "Una richiesta comprensibile la tua, però capisci che anche io non posso fidarmi così a cuor leggero delle vostre competenze, se possibile, potremmo andare ad una arena, oppure ancor meglio, in un dungeon e così io potrò verificare le vostre abilità, e voi altri le mie..."
Azighos fermo nella sua posizione rispose: "Per me va bene, ma voglio fare ciò prima di ripartire, non voglio che nessuno rischi la vita perché ancora non sappiamo cosa sai fare e viceversa. Sei d'accordo Gil?"
Gildartz, forse anche a causa delle birre, sembrava essersi rilassato ed era più sorridente del solito: "Certo, sarà divertende sgranchirsi un pò.
Dunman, buonuomo, ci porti altre 3 birre ."

I tre poi si misero a discutere sul come testare il nuovo arrivo. A differenza di Akama, che l'hanno testato sulla loro pelle, non conoscono nulla di Raskol e l'ultima volta che accettarono qualcuno a scatola chiusa beh... Non si sa che fine abbia fatto. Alcuni credono che sia stato distrutto dal drago d'ombra ad Alto Corno, altri credono che sia scappato: fatto sta che quell'individuo non lo videro più.
Così i tre alla fine decisero di farlo combattere contro Vyzen: Galadhon era troppo irruento, in combattimento difficilmente riesce a trattenersi, Akama non era il tipo da duello e Aighos e Gildartz volevano solo guardare.



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Enrico




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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptySab Feb 02, 2019 7:10 pm

Dopo essermi rimesso in sesto dalla nottata a dipingere il logo per il simpatico halfling (ah e come ci voleva quella bella dormita), ho girovagato un po' in città per ritrovare i miei compagni.
Vicino alla taverna infatti si sono presentati Gildartz e Azighos, con un singolare tipo insieme a loro.
Questo, che dice di chiamarsi Raskol sta cercando una compagnia di avventurieri, a quanto pare, per vivere vere ed entusiasmanti avventure. Azighos e Gildartz però mi hanno spiegato che non si fidano troppo e vogliono vedere cosa sa fare (Hidan per loro era un buon compagno ma troppo sprovveduto).
E poi, mi hanno chiesto se mi va di sfidarlo.Dopo l'incredulità iniziale e lo stupore per una richiesta alquanto bizzarra, ho deciso di accettare. Non so bene ancora perchè ma rivedo in quel tipo lo stesso desiderio che avevo io, quello che mi ha spinto ad abbandonare la mia famiglia prima e mio zio poi.
Devo ancora decidere se trattenermi o meno però.
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MessaggioTitolo: Re: Sessioni di Pausa   Sessioni di Pausa EmptyVen Feb 08, 2019 2:15 pm

Il quinto giorno dalla partenza da Tyrluk corrispondeva anche al giorno del duello che tutti aspettavano.
Il cielo era coperto, il freddo penetrava le ossa e una leggera nevicata scendeva continuando ad imbiancare l'intera zona.
Vyzen non vedeva l'ora: per tutta la mattinata era lì, fuori dalla città, a tenersi caldo per lo scontro muovendo terra, sparando rocce.
Raskol invece sembrava molto preoccupato: era lì che studiava il suo libro indeciso su quali incantesimi preparare per affrontare un nemico del quale non sapeva nulla.
D'altra parte le capacità di Vyzen sono uniche, in pochi avrebbero modo di prepararsi in modo adeguato a lui senza conoscerlo.
All'ora stabilita Vyzen era già lì da almeno 10 minuti, Raskol arrivò con un po' di ritardo ma arrivò. Gildartz ed Azighos anche arrivarono leggermente in ritardo, ed Azighos era leggermente brillo e fumava la sua pipa.
Si posizionarono a circa 15 metri di distanza l'uno dall'altro e quando Gildartz decretò l'inizio del duello, il più veloce, il più deciso scattò immediatamente contro l'avversario: questo era Vyzen. Durante la sua corsa cominciò a caricare l'energia elementale nel palmo della sua mano destra e direzionandola verso Raskol scagliò verso di lui centinaia di pietre che colpirono il mago su tutto il corpo ferendolo gravemente provocandogli buchi sull'addome e forse gli spaccò anche qualche osso del viso.
Raskol accusò malamente il colpo, ma riuscì a creare una fossa sotto i piedi di Vyzen che non riuscì ad evitare e ci finì dentro. Raskol tirò un sospiro di sollievo e cominciò a preparare la prossima mossa, ma chi conosceva la forza di Vyzen sapeva che non era finita lì: infatti Gildartz cominciò ad avvicinarsi a Raskol ed arrivò appena in tempo poiché il Cineta uscì fuori dalla fossa ma il chierico protesse il mago all'ultimo secondo e Vyzen non riuscì a colpirlo, non riuscì proprio ad attaccare.
Raskol se ne fregò della protezione di Gildartz, forse per orgoglio, e creò una bolla d'acqua che investì Vyzen ma anche questa volta riuscì a liberarsi ed in quel momento il corvo di Azighos volò verso Vyzen sfiorandolo per un attimo con l'ala, ma Vyzen riuscì a resistere anche questa volta.
Caricò la sua energia: massa elementale cominciò a fluire intorno al suo corpo creando rocce e polvere che fluttuavano attorno a lui che poi indirizzò tutta sul mago Raskol. Gildartz riuscì a mala pena a reggere il corpo del mago per evitare che finisse trucidato.
Adesso Gildartz ed Azighos hanno avuto un assaggio delle sue capacità e spetta a loro la decisione se accettarlo nel loro gruppo o no.
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