Azighos era uno gnomo molto simpatico ed intelligente. Amava fumare la sua pipa, solo gli Dei sanno cosa ci mettesse dentro, e lo studio.
Originario di Baldur's Gate, come i suoi vecchi compagni, fu inviato da subito nella biblioteca fortezza di Candlekeep per studiare la magia ma dopo aver imparato pochi rudimenti decise di andare all'avventura.
Nessuno sembrava dare retta ad un mago che conosceva poco e niente di magia, e per giunta gnomo, tranne un mercante di spezie che lo accettò come scorta insieme ad altri 3 individui: Gildartz, Mulgram e Galadhon. Si imbarcò quindi sulla "Cetriolo di Mare", dove ci furono non pochi problemi, ma la missione di scorta fallì miseramente per un naufragio.
Si ritrovò così, insieme ai suoi compagni, unici sopravvissuti, nelle terre del
Lontano Nord, dove aiutò la città di Targos a riavere la loro statua sacra del Dio Tempus, aiutò un druido della vicina foresta a scacciare i non morti e il necromante che li controllava e diede una nuova vita ad una bambina che il villaggio riteneva essere stata rapita da degli esseri fatati, in realtà si era allontanata dal padre che di mestiere faceva il cacciatore: in realtà era lei che voleva stare con loro, che nel frattempo le insegnavano le arti magiche ed il rispetto della natura.
Con il suo gruppo andarono a Bremen per uno scambio commerciale e rimasero coinvolti nelle indagini di un omicidio: questo li portò a trovare uno sciamano,
Terselodyx, guidati da
Tal Groth, che poteva parlare con lo spirito della donna uccisa, ma tutto aveva un prezzo: così trovarono la città perduta di Amena, che riconsegnarono ai pochi sopravvissuti Nani dei Ghiacci che trovarono poco fuori di essa.
Risolto il caso dell'omicidio lo gnomo, con il gruppo, si spostò a Bryn Shander dove poco fuori dalla città liberò un monaco dei ghiacci e sgominò una intera banda di barbari e banditi.
L'ombra della Rete Nera, gli Zhentarim, si faceva sempre più imponente sulle teste del gruppo, così andarono ad incontrare il
Grande Mago Voc, che li sottopose ad una prova: una prova che il povero gnomo non riuscì a superare. Nella stanza dell'aria l'elementale che attaccò il gruppo lo trucidò e a causa dell'indifferenza, o forse sbadataggine, dell'incantatore che si unì a loro qualche settimana prima, morì soffocato dal suo stesso sangue davanti gli occhi increduli del resto del gruppo.
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