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Tra gloriose vittorie e amare sconfitte l'avventura di un gruppo di eroi continua.
 
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 Vyzen, la Forza della Terra

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Lucajim
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MessaggioTitolo: Vyzen, la Forza della Terra   Vyzen, la Forza della Terra EmptyLun Gen 21, 2019 12:57 am

Vyzen


Ultima modifica di Lucajim il Sab Feb 09, 2019 1:33 pm - modificato 1 volta.
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Enrico




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MessaggioTitolo: Re: Vyzen, la Forza della Terra   Vyzen, la Forza della Terra EmptyGio Gen 24, 2019 12:39 am

La Storia di Vyzen
Vyzen, la Forza della Terra 8851a212

Originario di Neverwinter, Vyzen era l'ultimo di 8 fratelli. Fu cresciuto dal solo padre, un ex soldato di nome Fraz,
poichè la madre morì poco dopo il parto a causa di una forte febbre. Fin da piccolo aiutava il padre e i fratelli a mandare avanti
la fattoria in cui vivevano. Mostrava però, già dai prim anni alcune doti particolari,come se comndasse la terra attorno a sè e curiosamente quando si toglieva
le scarpe venivano fuori tanti sassolini, che i fratelli non riuscivano a spiegarsi da dove potessero saltar fuori. Quando aveva circa 10 anni
i suoi poteri si manifestarono quasi completamente.Nel tentativo di salvare alcuni suoi fratelli dall'attacco di ladri di bestiame,
Vyzen,con quelle che sembravano "ondate di pietra", riuscì a scoraggiare gli aggressori e metterli in fuga.Poco dopo però cadde a terra
senza forze. Tutti oramai davano per spacciato il ragazzo, ma dopo qualche giorno a riposo e grazie alle cure, un pò rimediate,
si svegliò, illeso e nel pieno delle forze.Il padre,ascoltata la storia dei fratelli di come  Vyzen avesse salvato loro la vita, decise che i suoi
poteri non potevano andare sprecati in una modesta fattoria e lo mandò da suo fratello, Martin.
Martin,mago potente e appassionato pittore residente a Waterdeep, era nella corte dei maghi di Laeral Mano d'argento. Notate anch'egli le doti particolari del ragazzo,
capì che era un cineta, un essere molto raro che riesce a usare il proprio corpo come catalizzatore, un vero e proprio tramite
vivente di materia ed energia elementale (lo zio ipotizzò che si trattasse infine di un legame molto particolare tra il ragazzo e i piani eterei).
Visse così per un paio d'anni allendando le proprie capacità grazie alla guida dello zio, che intanto gli aveva insegnato anche a dipingere.
Qui fece la conoscenza di Hidan, investigatore alle prime armi ed ebbe una relazione con l'assistente dello zio,un'elfa di nome Cornella, a cui però teneva ben poco.
Ormai cresciuto abbastanza e ritenuto pronto, Vyzen svolse il suo primo incarico che prevedeva la scorta di un nobile, amico dello zio,
da Waterdeep fino a Velen, dove il nobile aveva acquistato alcune navi. Lo zio convinse anche Hidan, con cui ormai Vyzen aveva stretto una solidissima
amicizia, a partire insieme a lor. Durante il viaggio furono vittime di ben tre agguati, uno dopo Daggerford da parte di alcuni
predoni, il secondo dopo Baldur's Gate, e il terzo poco prima di arrivare sulla penisola di Tethyrian. Quest'ultimo attacco però destò parecchi sospetti.
i predoni che li avevano attaccati qui sembravano possedere un qualche tipo di addestramento al comattimento e si muovevano come se il loro obiettivo fosse solo quello
di uccidere il nobile Dunc Buoncuore. Hidan intuì subito che si trattava di gente informata dell'arrivo di Dunc e pronta ad ucciderlo su commissione, facendo sembrare
il tutto un'assalto di predoni. Arrivati sani e salvi a Velen, i tre ed il nobile scoprirono che l'ultimo assalto era stato organizzato da
Ashby Keene, rivale di Dunc e innamorato follemente della giovane moglie del nobile.Il nobile pagò profumatamente il trio, dicendo loro che si sarebbe occupato coi suoi uomini di Ashby, ma
donò a Vyzen, che gli aveva personalmente salvato la vita due volte, il suo dado portafortuna, con cui disse di aver vinto molte scommesse. Il dado a 6 facce di smeraldo
si rivelò subito alle attente analisi di Hidan, un dado superiore truccato. Vyzen lo porta ancora con se, un po' come ricordo, un po' per crearsi fortuna.
I tre ripartirono per Waterdeep. Presto lo zio affidò ai due amici un nuovo incarico: recuperare alcuni documenti appartenuti a druidi particolari che un tempo veneravano la natura dell'Alta Foresta.
Il viaggio fin lì non fu facile, e neanche addentrarsi nella foresta. Secondo la mappa loro datagli le rovine degli accampamenti dei druidi si trovavano vincino la riva a nord est del Corsa dell'Unicorno.
Arrivati lì, facendosi strada tra attacchi di qualche hobgoblin, trovarono i resti di quello che sembrava un piccolissimo villaggio a sua volta costruito su antichissime rovine.
I due cercando scrupolosamente trovarono dietro una parete mobile antichissimi libri e tavole.Non ne capivano molto, a parte che erano antiche e che non erano state lasciate
lì da comuni druidi, infatti tutto lasciava intuire fossero appartenute a dei Fey'ri che abitavano l'Alta Foresta.
Ma, mentre si preparavano a ripartire, prendendo solo quello per cui erano venuti, furono intercettati da due centauri. Uno dei due uomini-cavallo si lanciò alla carica, l'altro rimase più su tenendo i due sottotiro con il
suo arco. La battaglia vide Hidan e Vyzen vittoriosi, anche se con qualche graffio. I due ritornati spiegarono tutto allo zio, evidentemente i due centauri facevano da guardia spontaneamente a quelle rovine,
forse per proteggere quello che c'era o forse convinti che quel territorio fosse ancora, nella loro memoria, lo splendido "reame boscoso" in cui abitavano molto tempo fa.
Lo zio spiegò poi che quello che avevano trovato erano scritti su antiche pratiche dei Cantori della Lama, e in particolare del Canto della Spada di cui i Fey'ri erano maestri.
Passato un'anno, sempre svolgendo incarichi per Martin, Hidan ormai desideroso di vedere il mondo, partì verso Est salutando l'amico e augurandosi di rivederlo.
Vyzen restò qualche mese in più a Waterdeep ma la stessa sete di avventura che aveva spinto l'amico ad andarsene lo prese un giorno di Eleint.
Salutò lo zio e si mise in viaggio anche lui ma verso Sud-Est, con la speranza di rivedere l'amico.
Prese la Via del Commercio(Trade way) e arrivò dopo qualche tempo ad Iriaebor. La città, divisa in tre parti, offriva molto da fare al giovane cineta.
Decise di guadagnarsi qualcosa,risparmiare monete per poi ripartire, facendo a volte il pittore su commissione e a volte il minatore nella cava vicino la città, sfruttando così i suoi peculiari poteri, che gli permettevano
senza fatica di lavorare per 10 uomini, e rendere obsoleto l'uso di qualsiasi carrucola. Che bella la geocinesi.
La sosta durata quasi 6 mesi, dovette però prolungarsi ancora. Infatti la guardia cittadina, lo Scudo di Iriaebor,che aveva di certo notato capacità messe in mostra dal giovane cineta,lo convinse a unirsi temporaneamente a loro
per sventare i piani di un manipolo di contrabbandieri. Questi,legati in qualche modo agli Zentharim, stavano cercando di rivendere alcune armi d'assedio al mercato nero.
Scoperto il loro accampamento sulle rive del fiume,Vyzen ed una decina di guardie cittadine assaltarono il campo, uccidendo i criminali e distruggendo le armi.
La cosa però non era finita qui, infatti qualche ora dopo, sempre quella notte, il mercato della città fu incendiato,come diversivo,da alcuni agenti Zentharim intenzionati a rubare alcune merci (Rari e pericolosi oggetti magici)dal magazzino
del mastro carovaniere Piyrathur. Sebbene i membri dello Scudo e Vyzen fossero abili combattenti, infatti misero in un lampo K.O. molto agenti Zentharim, se la dovettero presto vedere con tre letali assassini Zentharim.
Questi tre,il cui nome non fu mai rivelato, riuscirono a sbaragliare le forze dello Scudo e Vyzen,nonostante avesse messo a segno vari colpi con le sue ondate ai tre,si ritrovò solo contro i tre.
Fece richiamo a tutte le sue forze e abilità ma, seppur mandando al creatore il più grosso dei tre, gli altri due gli erano addosso.La storia finirebbe qui se non fosse per l'intervento di Taurgosz Khosann, leggendario leader dei Neroartigli
(Blacktalons). Il formidabile guerriero rialzò Vyzen dalla polvere e senza la minima fatica frantumò col suo martello la testa dei malcapitati Zentharim.
Vyzen, visto il suo coraggio e la naturale predisposizione a mettersi in gioco per la salvaguardia della città,fu così premiato con la nomina di membro onorario dello Scudo ed amico della città di Iriaebor.
Deciso a ripartire per la sua strada, fece prima visita a Taurgosz che, dopo averlo incoraggiato a migliorare,proponendo addirittura lui, ma senza successo, di unirsi ai NeroArtigli , gli procurò una nave da prendere al porto di Tezir, sulla Costa del Drago, che lo avrebbe portato nel Cormyr.
Prese una carrozza per Teziir. Da qui s'imbarcò per Suzail.
Arrivato fu registrato al presidio come visitatore(turista). A Suzail restò poco però ,volendo esplorare questa nuova e fantastica terra in cui era arrivato.
Partì verso Nord alla volta della Foresta del Re, passato per Waymoot a riposare sentì la notizia di alcuni avventurieri oltre le montagne( le Stormhorns)che avevano ucciso un pericoloso vampiro alleato degli Zenth.
Al nome "Hidan", uno del gruppo, saltò sulla sedia, era l'occasione per ritrovare il suo vecchio amico. Appena sveglio si mise in viaggio verso Espar sperando di arrivare dall'altro lato in meno tempo possibile. A poca distanza da Espar però
sentì le grida di alcuni agricoltori, si precipitò nella loro direzione e si trovò davanti un Grifone, venuto probabilmente dalle montagne,(gli fu spiegato poi attirato dalla mancanza di selvaggina tra le montagne, la cui probabile causa era la caccia continua delle bestie
che la abitavano per ricavare carni e pellicce, oltre che all'assurdo divertimento di alcuni nobili che ne avevano fatto il loro playground).
Vyzen attirò l'attenzione della pericolosa bestia, creò la sua carne di pietra per resistere ai suoi attacchi e mandò a segno qualche colpo, con molta difficoltà.
La bestia,finita la passività in volo, si lanciò contro il cineta, che tentò di schivare i suoi artigli, riuscendoci appena e finendo colpito al volto. Deciso ad almeno spostare lo scontro via dai contadini
incominciò a correre dalla parte opposta e, mentre il grifone, ripreso il volo stava per avventarsi su di lui, un fischio,come tagliasse il vento,annunciò l'arrivo di tre frecce che colpirono il ventre della creatura in volo.
La bestia costretta a terra sanguinante offrì a Vyzen il colpo di grazia, un tremendo e furiosissimo pungo di pietra creato infondendo l'elemento terra attorno al suo braccio.
Si avvicinò allora il ranger che aveva magistralmente colpito il grifone, si presentò, era Florin Falconhand, di Espar.
Florin portò il giovane ferito da un chierico nella locanda dell'Occhio Vigile. Prestò le prime cure al cineta. Gli artigli della bestia però lasciarono sulla parte sinistra del suo volto
delle cicatrici simili a piccoli fiumi che nascono dalla sua tempia.
Ripresosi la notte seguente chiese a Florin indicazioni per Alto Corno,questo lo accompagnò da due Draghi purpurei diretti là.
La seconda notte di viaggio qualcosa lo svegliò, una sensazione di pericolo mai provata. Nel cielo della notte, distinguibile come se fosse giorno, una città.... volante! Vyzen avvertì i draghi purpurei che si diressero però a Tyrluk
,forse nel tentativo di avvertire la cittadina.
Vyzen riprese il viaggio, ma sulla strada per Alto corno incontrò una banda di avventurieri. Questi spiegarono lui quello che era successo.
Vyzen provò un gran dolore nel sapere la morte dell'amico, tragica e neanche eroica come lui avrebbe desiderato. Il dolore però si trasformò in rabbia e giurò a se stesso che un giorno avrebbe
dilaniato le carni del drago, presumibilmente, che aveva fatto ciò.
Decise dunque di unirsi alla banda ,che stava investigando sia sulla città volante che sulle trame degli Zentharim, un pò per amor di avventura e un po' perchè aveva trovato simpatici i membri del piccolo gruppo,
che magari un giorno, poco distante, avrebbe chiamato amici.
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